Gli strani messaggi a Ratzinger e Bergoglio

O sarebbe più giusto dire: messaggi a tutti noi.

Guardate che son forti eh?! Ora vi spiego.

Tempo fa, cercando la bella immagina di una colomba che mi serviva per un post, venni a sapere di questo strambo fatto accaduto nel 2014. Lo so, sono indietro, avete ragione, ma non seguo la televisione e non seguo la Chiesa quindi, questa notizia, mi è sfuggita. Provando a parlarne con qualcuno, però, mi sono accorta che non ero l’unica ad essere ignara dell’accaduto e quindi ho decido di raccontarlo (dopo essermi documentata) perché immagino siano in tanti a non saperlo.

Naturalmente, vi avviso subito, lo racconterò riportando i fatti come sono avvenuti ma darò, qui in casa mia, la mia personale chiave di lettura.

In pratica, cos’è accaduto quel giorno di gennaio di cinque anni fa? È accaduto che Papa Bergoglio, dopo aver recitato la preghiera dell’Angelus, davanti ad una Piazza San Pietro gremita di fedeli, con l’aiuto di due bambini manda nel cielo due colombe come segno di pace e purezza. La gente, estasiata, ammirava i due candidi pennuti volare ma, all’improvviso, davanti ai loro occhi, si compì un evento a dir poco tragico (per i fedeli ovviamente).

Ebbene, un corvo e un gabbiano arrivarono (da non si sa dove) e si scagliarono contro le due povere colombe ferendone gravemente una e uccidendo l’altra e l’emblema di pace del Pontefice andò, a tutti gli effetti, – a farsi benedire -.

Subito la scienza si mosse per spiegare lo strano avvenimento e fonti importanti come il National Geographic proferì immediatamente che a causare quell’aggressione fu il colore bianco dei due innocenti uccellini. Sì, praticamente al corvo invidioso e al gabbiano che non intende essere imitato, quel bianco ha dato fastidio e zack… via! Lascio a voi le conclusioni che io non sono un ornitologo, ma questa potrebbe essere una ca@@@@ pazzesca per dirla alla Fantozzi.

Mumblemumble… vedo ogni giorno gabbiani vivere allegramente con uccelli bianchi come la neve! Dove vivo io ci sono pure le colombe, ma supponiamo sia vero che, anche se lo fosse, non è questo il problema. Le colombe sono sempre state utilizzate dal Papa e sono sempre state usate persino in certi matrimoni, o durante feste di compleanno, ma una cosa così non si è mai vista.

Si mossero poi anche gli animalisti che diedero del disgraziato al Papa il quale avrebbe dovuto finirla di usare gli animali come la famiglia Orfei. E va bene, se mi metto nei panni di una colomba, posso anche dar loro ragione, ma oggi vorrei scrivere di altre cose. Porre altre riflessioni. Forse, e dico forse, più originali.

https://www.youtube.com/watch?v=w2GQ5YEHNeA

Allora, siamo nel centro di una metropoli che è Roma, dove una miriade di gente ascolta le parole di un essere vivente. Di punto in bianco arrivano: un uccello prettamente marittimo e uno prettamente montano o campagnolo. Dalle nostre parti per lo meno. A Parigi, ad esempio, i corvi vivono anche negli Champs-Élysées e i gabbiani sul Senna perché quel che è da dire si deve dire.

Torniamo a noi. Arrivano sfidando tutto quel popò di persone e, guarda caso, sono proprio in due. Due, come due sono le colombe. No quattro, no cinque, no dieci. Due. Grossi, decisi e incazzati a quanto pare. (Ma quanti piccioni, anche bianchi, ci saranno in quel di San Pietro?)

Ora, dopo aver enunciato il significato simbolico della colomba, e vi risparmio quello mal tradotto di tutta la preghiera dell’Angelus sulla quale ci sarebbe da fare qualche riflessione, andiamo ad osservare anche quello del gabbiano e del corvo che, tra le tante dicerie o seri studi, sembrano simboleggiare: il primo – la libertà (quella psichica soprattutto) e il secondo – la lungimiranza, il saper vedere oltre. Il discorso inizia a farsi interessante secondo me.

In pratica ci troviamo con “Apri la mente” e “Non mi prendi per i fondelli” che decidono di uccidere “Pace e Umiltà” (le colombe). Ma perché mai? Poverine. Che hanno fatto di male loro? Loro nulla ma… chi ha deciso di farle volare era intriso di pace sincera e umiltà retta e profonda? Mah… Anche qui lascio a voi le considerazioni.

Trasformiamo i volatili in messaggi. Due messaggi che ammazzano un messaggio a quanto pare poco sincero. Avranno forse voluto dirci qualcosa???

Se poi vogliamo tenere conto di un ulteriore messaggio, inerente ad un fatto accaduto poco tempo prima questo evento, possiamo trarre altre interessanti considerazioni.

Ci spostiamo quindi nel 2013 e, questa volta, lasciamo perdere gli uccelli.

Ci spostiamo in una data ben precisa e assai importante per la Chiesa perché andiamo al giorno in cui Papa Ratzinger dà le sue dimissioni. Un Papa che si dimette… che strano… e perché? Eeeeh…. per il perché c’era troppo da leggere e quindi in pochi lo hanno saputo ma ora stiamo parlando di messaggi “divini” (???) e soffermiamoci qui.

Ebbene, proprio pochi momenti prima, o pochi momenti dopo, la firma dell’ex Pontefice (l’Universo ha una concezione del tempo tutta sua e io non me lo ricordo) un fulmine (e qui ci sta bene l’esclamazione “della Madonna”!) ha colpito, guarda caso, proprio la Basilica di San Pietro o, per essere più precisi: Er Cupolone! Come direbbero i romani.

Non ce la faccio, non ce la faccio… mi sale l’AdamKadmonite – Coincidenzeeee??? -.

Ma cerchiamo di essere seri pur mantenendo vivo il sorriso perché queste, davvero, sono solo riflessioni. Però, suvvia, non vi sembrano curiose? La Capitale del Cristianesimo sembra essere presa un po’ di mira da fatti alquanto inspiegabili, dove ovviamente la scienza, per lo meno quella di basso livello, senza lasciarsi scappare nessuna occasione, è sempre pronta a dare risultati ostentando e rispondendo. Che guai se una cosa non la sappiamo, sembra debba avvenire la morte istantanea.

Mo’ aspetto la terza sempre che non ci sia già stata… che io rimango indietro, sempre indietro….

Prosit!

photo repubblica.it – tvdaily.it – imieianimali.it – ildenaro.it – ansa.it – trend-online.com – ristoranteraf.it

Le Piume della mia Vita

COMUNICAZIONI… NATURALI

Mentre molta gente rinviene piume senza badare a questo ritrovamento, altre persone invece danno a tale fatto molta importanza. Io sono tra quest’ultime. Sono convinta che la natura, vista come una specie di madre, comunichi con me in modo totalmente ovvio, facendo parte di me come io di lei. Mi chiedo inoltre perché non dovrebbe essere così? Perché mai dovrebbe esserci un distacco tra noi due. Composte allo stesso modo, dagli stessi elementi chimici e nate nella stessa maniera, soltanto in varie forme, non comprendo perché io e lei non si possa avere un rapporto. E poi comunque lo si sente dentro, lo si percepisce in un modo che è assai difficile da spiegare ma lo si sente. Detto questo, e senza voler convincere nessuno, oggi voglio raccontarvi del mio vivere “assieme alle piume”.

Senza dimenticare che gli uccelli cambiano e perdono le loro piume biologicamente (sarà quindi ovvio in alcuni periodi dell’anno trovarne di più) e senza dimenticare che esiste il vento, il quale può portarle a noi, vi racconto come io vivo il mio rapporto con loro. Anche i gatti ci si mettono, o le automobili. Quando uccidono un volatile le sue piume volano ovunque e a noi sembrerà di essere circondati da penne più del solito. Per questo bisogna tenere un piede nella materia ma, con l’altro, senza dare responsabilità unicamente al mondo materiale in quanto non è l’unico, si può viaggiare per mondi sconosciuti che si mostrano ai nostri occhi e diventano via via sempre più concreti anche nell’esistenza reale, la sola che siamo abituati a considerare.

C’E’ UN MESSAGGIO PER TE

Le piume non giungono a me ogni giorno e nemmeno in determinati periodi dell’anno ma arrivano sempre e soltanto dopo (ho 40 anni e da 40 anni accade questo) un lavoro interiore svolto in me: che sia estate o inverno.

Per esagerare, in questa che molti potranno credere soltanto una fiaba o il delirio di una pazza, aggiungo che sono costantemente aiutata da fonti energetiche (egregore) che vivono con me ogni giorno e ogni giorno mi mostrano la loro presenza; a volte anche attraverso le piume. Le piume però arrivano solo quando il mio lavoro interiore riguarda l’ascesa verso la spiritualità, l’avere più connessione con la mia anima, il riuscire a vedere la perfezione anche là dove sembra esserci solo dolore e trasmutare, così come si dice – il piombo nel prezioso oro -. Elevarsi di un gradino verso la consapevolezza. La crescita interiore sale.

Detta così sembra un procedimento molto semplice invece è tutt’altro. In poche parole potrei dirvi che per raggiungere la resurrezione occorre prima passare dalla crocifissione ma non voglio riferirmi alla religione o a qualcosa di particolarmente traumatico. Si parla molto semplicemente di cambiamento e ogni cambiamento si sa, può produrre dolore, resistenza, spavento, sgomento, preoccupazione.

Ed é proprio durante questo subbuglio che le piume giungono a me. La piuma: qualcosa di tangibile (materia) collegato a qualcosa di astratto come: il volo, la libertà, il mondo dell’invisibile, del non palpabile, il mondo vicino al cielo. L’innalzamento. L’innalzarsi verso l’alto (come dice la parola stessa). E, se vogliamo, un qualcosa anche di aleatorio.

Ce la stai facendo Meg. Siamo qui. Ti stai avvicinando. Stai salendo il gradino. Tranquilla, va tutto bene. È tutto ok, noi siamo con te -.

Questo è il loro messaggio. Ma fatemi finire prima di volermi rinchiudere in qualche casa di Igiene Mentale.

É molto facile trovare piume per strada, o comunque in mezzo alla natura, più raro è trovare piume in casa a meno che non appartengano al piumone d’oca che abbiamo in camera sul letto. Ma quando si trovano piume assai originali in sala, dopo aver pulito, e con finestre e persiane chiuse tutto il giorno, e soprattutto PER DIVERSI GIORNI DI SEGUITO, inizi anche ad osservare altro. E meno male forse! Aprire la mente è sempre positivo, vere o false che siano queste teorie.

SACRI REGALI

Piume di cosa? Boh? Non sono un ornitologo ma di certo non appartengono solo ai comuni uccelli che vivono la mia zona. La maggior parte di esse le riconosco ma non proprio tutte.

E’ vero anche che alcune sono state trovate nei boschi, ma sempre in modo assai particolare e suggestivo. Ho piume di Pavone, di Gufo, di Tortora, di Corvo, di Gabbiano, di Ghiandaia, di Merlo, di Piccione, di Allocco, di Cinciallegra, di Gazza e di molti altri… che conservo più che gelosamente. Oltre ad essere cari doni, mi ricordano anche quel determinato periodo della vita in cui ho battagliato ma ne sono uscita vincitrice. Posso rivivere le stesse emozioni grazie all’energia delle piume. Posso ricordare che no, non ero sola. Non lo sono e non lo sono stata mai.

A livello di Animali Totem sarebbe carino conoscerle ma, comunque, quello che hanno da dire è sempre la stessa cosa attraverso la loro presenza.

Trovare piume sull’auto, ogni giorno, per diversi giorni, nonostante il vento e nonostante luoghi diversi e paesi diversi nel quale si parcheggia è effettivamente intrigante. Trovare piume sul luogo di lavoro, nello stesso strano modo in cui si trovano a casa, è intrigante. Essere seduti su una panchina e una piuma, lentamente, cadendo dal cielo, viene a posarsi sul tuo grembo (sempre per diversi giorni) è intrigante. Avere piume tra i capelli, per circa dieci giorni di fila (vi giuro che mi lavo) è intrigante. Voglio dire… a voi capita con queste dinamiche? E vi capita solo quando decidete di compiere un lavoro di crescita personale su di voi? Al di là della stagione, o del luogo in cui vivete, o della presenza o meno di uccelli attorno a voi?

Ma la cosa più importante è in realtà un’altra. Vedete, che questo sia vero o sia solo una mia suggestione, a poco serve. Il fatto è che questa mia credenza mi porta a convincermi, sempre di più, che ci sia un’affinita’ e una comunicazione maggiore tra me e quei nuovi mondi di cui vi parlavo e, alla fine, questa immaginazione diventa realtà.

Lo si può affermare in quanto si sviluppa poi con risultati che non hanno nulla a che vedere con gli uccelli ma che dimostrano come la mia sensibilità e il mio potere siano cresciuti. A quel punto si inizia a co-operare notevolmente con le forze della natura tutta e si realizzano cose mai riuscite prima. Insomma, proprio questo mi premeva spiegarvi. È come se fossero un mezzo che ci insegna ad affinare capacità intrinseche che tutti abbiamo ma non nutriamo, non coltiviamo.

Le piume sono ovviamente solo un esempio. Infinite sono le manifestazioni che forze a noi sconosciute utilizzano per comunicare ma ognuna di esse reca un messaggio. Un messaggio che nessuno può dirvi, nemmeno io, lo si sente dentro. Il cuore lo legge e lo traduce e quello è, perché la nostra intuizione, la voce della nostra anima, anche se non sappiamo ascoltarla, non sbaglia mai.

Il trovare una sola piuma può già voler dire qualcosa, il trovarne molte può intendere che qualcosa desidera comunicare con te, recarti messaggi importanti. Prova ad ascoltarli… in fondo che ti costa?

SEI PROTETTO

Attraverso le piume qualcosa ti sta dicendo che sei protetto, che non devi aver paura e che il tuo lavoro si sta svolgendo alla perfezione. Ce la stai facendo, ti stai avvicinando sempre di più alla tua parte Divina. All’Entusiasmo. Stai combattendo i tuoi demoni al meglio e stai acquisendo sempre un po’ più di magia.

Per concludere vi lascio alla lettura di questo articolo che parla invece dei – colori delle piume – perché, anche loro sono importanti da valutare e, avendo provato sulla mia pelle che non sono cincischie, voglio farveli leggere:

https://www.cavernacosmica.com/trovare-piume-significato/

Mi raccomando, badate d’ora in poi a come il Cosmo decide di comunicare con voi. C’è tanta tanta vita attorno alla vostra.

Prosit!