La Meg in TV

Erano le 12 e 30 di un tranquillo venerdì e io stavo scrivendo al computer. Il cellulare squillò mostrando sul display un numero a me sconosciuto e, sotto alla cifra, la scritta – Roma -.

Una televendita” pensai, ma risposi ugualmente. Dall’altra parte, la voce gentile di una donna mi chiese se ero io la persona che scriveva questo blog e parlavo anche di alimentazione sana. Si, ero io. Sono io.

Mi ci volle un bel po’ per capire che non si trattava di uno scherzo e che era tutto vero.

Per farla breve, sono stata invitata negli studi di TV2000, canale 28, al programma pomeridiano “SIAMO NOI” per intervenire come consumatrice di alimenti sani e creatrice di ricette buone ma salutari.

Io??? Io in televisione??? Era impossibile.

Sarei stata in collegamento da Milano (sono la bionda che vedete a tutto schermo, mamma mia che vergogna…!) perché a Roma non sarei riuscita ad andare. Il viaggio sarebbe stato troppo lungo e non avevo il tempo di organizzarlo visto il poco preavviso. Non so descrivere l’emozione, ero tesissima, nonostante, devo dire, sia stata trattata benissimo da tutti quelli che ho incontrato lì e da quelli che mi hanno contattata e organizzato il viaggio.

Non riesco a descrivervi l’emozione e la paura da tanto grandi che erano ma posso raccontarvi come un sogno si è realizzato, credendoci e volendolo ad ogni costo. No, non sognavo di andare in Tv, ma desideravo tantissimo che molte persone potessero ricevere il messaggio che consigliava loro di mangiare bene perché, attraverso una sana alimentazione, si possono prevenire e anche curare molte malattie. Con questo mio piccolo blog non sarei arrivata molto lontano ma l’Universo ha trovato il sistema. Anche in un modo un po’ troppo esagerato direi. Ehm… non ha mezzi termini a volte.

Ora, ragionando, quante persone ci sono in Italia che scrivono di alimentazione sana anche molto più brave di me? Più di mille!

E quante anche più preparate e più capaci a parlare davanti ad una telecamera? Più di mille!

Eppure sono stata chiamata io e non solo, quando all’inizio ho rifiutato di andare a Roma, per mancanza di tempo, dopo due ore mi hanno richiamata  per propormi Milano, meta a me più vicina. Proprio come a volermi ad ogni costo. Certo! Non perché io sia chissà chi, ma perché doveva realizzarsi ciò che avevo creato con la mente.

E sapete, più precisamente, come hanno fatto a trovarmi? Attraverso un altro blog che avevo tempo fa, nel quale parlavo della valle nella quale vivo e conoscendomi così attraverso un articolo che avevo scritto sui “muretti a secco” della Liguria. Muretti fatti in pietra, allo scopo di creare terrazze per poter coltivare.

Pensate al giro…. Ai meccanismi strambi dell’Energia del Cosmo. Eppure arriva. E’ arrivato. Le possibilità dell’Universo sono infinite, alcune possono persino sembrarci assurde, ma funzionano così. A noi non rimane che accettare con stupore e ringraziare. A noi non resta che chiedere (anzi volere), mandare energeticamente nell’Universo la nostra richiesta e attendere con fiducia. Il come, il quando e il dove non spettano a noi. Colsi con gioia l’invito e non solo per l’occasione che mi stavano offrendo ma per il dono che stavo ricevendo dalle Grandi Leggi Universali che hanno usato loro come “mezzo”. Un mezzo peraltro composto da persone gentili, amichevoli e pazienti. Io mi sono creata la realtà, prima attraverso l’immaginazione e lei si è concretizzata. Come ripeto, non mi vedevo addirittura sugli schermi durante le mie visualizzazioni, ma osservavo il mio consiglio arrivare a molti. Doveva arrivare a molti perché la gente deve capire e imparare che i medicinali sono molto utili ma non sono l’unica arma a disposizione. Che i – cibi spazzatura – fanno ammalare ma i cibi sani permettono la guarigione.

Mi ha fatto piacere partecipare assieme a dei medici e ad un giornalista perché questi professionisti hanno sottolineato l’importanza dell’argomento. Sono contenta che oggi si parla di questo. Si cerca di istruire gli ascoltatori all’utilizzo del meraviglioso e potente strumento che abbiamo e che possiamo avere, ogni giorno, sulla nostra tavola.

E’ stata la mezz’ora più lunga della mia vita, ero impaurita e fuori dal mio “habitat naturale” ma ricorderò quest’esperienza per sempre.

Dovete credere fermamente a ciò che desiderate. Non dovete solo desiderarlo, dovete considerarlo. Vederlo realizzato. E’ estremamente importante NON DUBITARE anche se riconosco essere questa la parte più difficile. Anche se può sembrare impossibile ricordatevi sempre che per l’Universo niente è impossibile. Tutto è possibile. Per lui non esistono barriere, le uniche barriere esistenti le innalziamo noi con le emozioni negative e il dubbio. Facendo così creiamo attrito e la situazione non può manifestarsi. Noi stessi, così come riusciamo a creare, riusciamo allo stesso modo a distruggere.

Consegnate il vostro sogno al Cosmo, affidatelo con fede a lui e… credeteci fermamente senza sperare. La speranza non va mai bene. significa rimanere in attesa e, l’attesa, potrebbe essere lunghissima perché i nostri tempi non sono gli stessi dell’Universo. Sperare significa chiedersi – Chissà se sono degno di ottenere questa cosa?… mah!… – e se si dubita di essere degni, se quella cosa si pensa di non meritarla, non arriverà mai.

Siamo sempre degni. Siamo figli della Grande Energia e, non sentirsi degni, è come offendere quello che possiamo definire “Nostro Padre” che ci ha creato.

Vi auguro con tutto il cuore di imparare a credere fermamente nel vostro volere e nella potenza della vostra immaginazione.

Io rimango ancora un po’ sulla mia nuvoletta rosa e da qui rivolgo un altro grande GRAZIE al Cosmo, alle persone che mi hanno regalato questa bella opportunità, che mi hanno ben accolta e a tutti gli amici e i parenti che mi hanno sostenuta, fatta sentire una star, e che, a pensarci, rido ancora adesso.

Grazie di cuore.

Qui sotto il video della puntata. L’argomento trattato che prevede il mio intervento assieme agli ospiti in studio va da 1:13:45 a 1:38:25

Prosit!

Ad esempio la Gengivite – l’Alimentazione non c’entra mai nulla… Bah!

E’ strana questa cosa, ci formiamo attraverso quello che mangiamo (non solo ma soprattutto), siamo quello che mangiamo, i tessuti, le cellule del nostro corpo, sono alimentati dal sangue e il sangue è composto da quello di cui ci nutriamo però, questa alimentazione, non viene mai presa in considerazione. Hai un tumore? Sarà perché fumi. Se non fumi e’ sfiga. Hai una gastrite? Troppa rabbia. Hai le emorroidi? Stai troppo tempo seduto. Hai un eczema sulla pelle? E’ sicuramente ereditario.

Scusate ma questo è intollerabile a mio avviso.

In ultimo, tempo fa, ad una mia amica è venuta una Gengivite. Ahi che male! Sapevo bene cosa avrebbe dovuto fare ma non sapevo quanti giorni le potesse durare quel dolore (come me, non è una che sopporta volentieri il male). Così, vado alla ricerca di qualche sito interessante che mi pronosticasse, all’incirca, per quanto tempo ancora avrebbe dovuto “soffrire”… povera tapina!

Non fatelo se non siete all’altezza del comprendere quello che andrete a leggere; su internet purtroppo ci sono scritte tante cose interessanti e utili ma anche tante sciocchezze errate e che spaventano inutilmente.

Detto questo, m’imbatto in una specie di forum dove le domande inerenti alla Gengivite fioccavano in gran quantità con tanto di risposte da parte di medici sia generici che dentisti. Ebbene, lo devo dire, mi devo sfogare… leggere che… “l’alimentazione non c’entra un fico secco” mi ha fatto arrabbiare. Proprio queste erano le parole.

Allora, facciamo ordine senza inalberarci. Punto primo: che cos’è la Gengivite? (Ora vi trascriverò quello che si legge su Wikipedia tanto ho visto che sono le stesse frasi in diversi siti e le reputo anche abbastanza esatte pur non essendo un medico)

Per Gengivite si intende un’infiammazione dei tessuti gengivali caratterizzata da gonfiore, arrossamento, calore e sanguinamento conseguenti all’accumulo di placca. La malattia è reversibile dopo rimozione delle cause responsabili. Tutte le specie batteriche che compongono la placca, depositandosi sulle superfici dure del dente, possono causare la patologia. Quindi tutte le cause che possono favorire l’accumulo della placca sono cofattori associati alla gengivite. Possono essere:

  • anomalie morfologiche o strutturali dei denti, come le perle di smalto
  • fratture radicolari
  • ricostruzioni dentali incongrue. 

Perdonatemi ma… la placca, primo motivo, non è però l’unico. La mia amica si lava i denti regolarmente (senza esagerare), usa il filo interdentale, sciacqua la sua bocca con un colluttorio preparato da lei con sostanze naturali ed effettua la pulizia dentale, con detartrasi, dal dentista, una o due volte all’anno. (Come mai c’è gente che dice che se mangia gran quantitativi di salame, ad esempio, gli si infiammano le gengive?). Guarda caso, la mia amica, ha confessato che nei giorni di Pasqua, e in quelli antecedenti alle feste, aveva pasticciato parecchio col cibo lasciandosi tentare da parecchie golosità. In qualsiasi caso di infiammazione, il sangue forse non c’entra? Il sangue che passa in quella zona infiammata è un sangue pulito e ricco di sostanze nutritive? Ma andiamo avanti.

Anche alcuni ormoni possono favorire e soprattutto esacerbare la gengivite: prove scientifiche hanno dimostrato l’importanza dei livelli dei cosiddetti ormoni sessuali: androgeni, estrogeni, progesterone.

Bene, cosa forma i nostri ormoni?………L’aria… sicuramente è l’aria a nutrirli mica il cibo!

La malnutrizione continua ad essere causa di gengiviti nei paesi in via di sviluppo: in particolar modo la carenza di vitamina C che porta allo scorbuto, ma anche di vitamina A, B2 e B12, favoriscono la gengivite. Vari farmaci, appartenenti ai gruppi degli anticonvulsivanti, immunosoppressori, antipertensivi possono causare modificazioni gengivali caratterizzate da un ispessimento abnorme (iperplasia).  

Naturalmente, anche le vitamine stanno nell’aria… Se volete assumere vitamine respirate a bocca aperta! Tsè! Che idiozie.

L’accumulo di placca lungo il margine gengivale scatena una reazione infiammatoria dei tessuti molli. I batteri responsabili sono perlopiù cocchi e bastoncelli Gram positivi anaerobi facoltativi (streptococchi e actinomiceti). Il tartaro non sembra svolgere un’azione diretta contro la gengiva, ma favorendo l’adesione e l’accumulo batterico generalmente aggrava il quadro clinico. Il deposito di batteri sulle superfici dentali è da solo responsabile dell’infiammazione. Già dopo le prime 24 ore l’epitelio orale è stimolato dai microbi a produrre mediatori proinfiammatori: aumenta la pressione sanguigna locale e la permeabilità vasale, si forma un essudato con le cellule di difesa polimorfonucleate che raggiungono la sede dell’infiammazione e si accumulano nella regione del solco gengivale. I primi segni clinici si riscontrano dopo circa 7 giorni, quando oltre ai polimorfonucleati la zona è raggiunta anche dai globuli bianchi, ed inizia la degenerazione dei fibroblasti (probabilmente per morte cellulare) che sono responsabili della compattezza del tessuto gengivale. Il gonfiore aumenta gradualmente, fino a quando non viene rimosso lo stimolo. Superato un tempo limite, variabile in funzione del sistema immunitario dell’individuo e dell’aggressività delle specie batteriche coinvolte, la gengivite reversibile sfocia in parodontite irreversibile, in quanto l’infiammazione non è più contenuta nella gengiva bensì coinvolge tutti i tessuti parodontali. Le gengiviti da farmaci determinano l’ispessimento gengivale anche in una dentizione relativamente priva di placca; comportano comunque difficoltà al mantenimento dell’igiene orale, e la presenza di placca concomitante determina un peggioramento del quadro clinico.

 

Oh! Molto bene, mi sembra stia entrando in gioco l’apparato immunitario. E cosa rinforza il nostro apparato immunitario? Tanto cose, lo so. Evitare lo stress ad esempio, evitare di sottoporre il nostro fisico a sbalzi termici troppo repentini, etc, etc… ma forse, e dico forse, non è che questo apparato immunitario, in grado di combattere e tenere a bada i batteri, lo si rinforza anche con un’alimentazione sana e adatta? No eh?

E il medico che ha stabilito, come molti altri, che “l’alimentazione non c’entra un fico secco”, mi sta forse dicendo, indirettamente, che se ho una Gengivite posso quindi tranquillamente bere bevande gassate e colorate o mangiare insaccati tanto… l’alimentazione non ha nulla a che vedere con le mie gengive? Se l’apparato immunitario della mia amica fosse stato forte e in vigore, sarebbero riusciti i batteri a svolgere e a portare a buon fine il loro lavoro? Ora, non voglio fare dell’assolutismo. Capita anche dopo un’accurata pulizia dei denti di rimanere vittime di una Gengivite, a causa di gengive sensibili probabilmente, ma escludere così spesso l’alimentazione da ogni ambito mi pare eccessivo dall’altra parte.

Per fortuna non tutti i medici sono così, ma ho voluto approfittare di questa occasione per parlare di quanto, anche in medicina purtroppo, l’alimentazione sia sottovalutata. Non sottovalutatela anche voi. Usatela come il migliore dei medicinali per guarire e anche come prevenzione.

E’ importantissima.

E poi, a chi interessa, aggiungo che la Gengivite, in psicosomatica, intende suggerire che si ha difficoltà nel prendere delle decisioni. La paura blocca le scelte e, anziché buttarsi in nuove vie, si rimane fermi per timore. Questa cosa, inconsciamente, fa anche arrabbiare (infiammazione = rabbia) e sfocia nelle gengive. Perciò, se soffrite di questo problema, provate a rasserenarvi e a scegliere senza paura le strade da percorrere.

Prosit!

photo meteoweb.eu – infiammazione.com – elettrostimolazionemuscolare.it – sballatidisalute.it – sempreinalto.it – overplace.com – spesalcentro.it – loadtrainers.com – focusmedico.it – centrodent.it

Quanta ciccia hai?

Obeso o sovrappeso? C’è differenza, e non solo dal punto di vista salutare e visivo: il fatto è che si dimagrisce in modo diverso!

La maggior parte della gente è convinta che per perdere peso basta NON mangiare.

donna.nanopress.it

Sbagliato! In questo modo non si eliminerà il grasso, esso verrà stoccato come una piccola catasta di legna e dopo parecchi giorni otterrete al massimo un deperimento e non un dimagrimento. Che è ben diverso. E’ la cosa più deleteria, credete a me. Non è una scelta da fare. Non è salutare, non è positiva, non è utile.

Ci sarebbe da fare tutto un lunghissimo discorso a riguardo in quanto i fattori da tirare in ballo sono davvero molti come ad esempio il momento in cui il nostro organismo va in riserva. Certo. Il nostro corpo è intelligente e se vede che di cibo non gliene arriva più, finchè può, cerca di non consumare energia se non prettamente per le basilari funzioni vitali.

Comunque, non è questo il discorso che intendo affrontare oggi, molto complesso seppur affascinante. Concludo dicendo che il digiuno (utile eventualmente e momentaneamente in determinate, brevi situazioni) non è quindi la soluzione migliore per perdere chili. Perciò, non fate i pigri, se volete togliervi la ciccia di dosso. Ebbene si perché vedete, c’è molta differenza dall’obeso al cicciottello.

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Senza andare a toccare il tasto delle disfunzioni patologiche, parliamo di semplice quantità di grasso.

Ad una persona molto grassa basterà in effetti mangiare di meno per vedere già ottimi risultati.

blitzquotidiano.it

Si arriva a perdere anche cinque chili in una sola settimana o di più e no, non è una situazione drastica, si tratta di liquidi e di aria. Il grasso edematoso, quello molto morbido e spugnoso, è impregnato di acqua e tossine ovviamente. Senza accumularne di ulteriori ed ingerendo quindi pochi cibi e sani ecco che automaticamente il corpo tende a pulirsi e noterete subito il risultato sulla bilancia.

Il problema però è che non vale la stessa cosa per quelle persone che di tessuto adiposo intorno a sè ne hanno fondamentalmente poco.

curvygirlpower.it

Così come non varrà più la stessa cosa nel momento in cui la persona molto grassa arriva ad un livello di solo sovrappeso.

A questo punto infatti si avrà un grasso puro, uno strato più sottile di prima ma ben aggrappato a noi. Sicuramente bisogna continuare a seguire una giusta dieta, è naturale, ma quello che occorre è muoversi. Lo stomaco a poco a poco si abituerà a ricevere meno cibo e non soffrirete più la fame, ma tutto ciò non basta ad ottenere il peso forma.

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Con il movimento e l’attività fisica ecco che allora “trasformeremo” il nostro grasso in muscolo e perderemo quella ciccia superflua che ci dà davvero fastidio.

Quello che si dice “bruciare i grassi”.

Dico questo (e traducendolo anche malamente me ne rendo conto, ma se usassi termini più idonei e spiegassi le precise funzioni del nostro metabolismo, probabilmente non tutti capirebbero) perché spesso le persone mi dicono – Ma come mai ho perso tanto e ora che mi mancano solo più una decina di chili non riesco a eliminarli? – oppure – Sono a dieta da mesi ma non perdo neanche un grammo! -.

obese woman trying to close the buttons of her jeans

Innanzi tutto bisognerebbe tenere d’occhio queste diete dato che in molti credono che la famosa “pasta in bianco” non faccia ingrassare (ahinoi), comunque, al di là di questo, il problema sta proprio nella mancanza di movimento. E credetemi, vi farà anche arrabbiare! E’ come se a volte non gli bastasse mai alla nostra ciccetta per andarsene via!

Ricordo io stessa che quando trovavo soddisfazione nel fare sport per mezz’ora al giorno, dopo un dato periodo, per ottenere gli stessi risultati, dovevo prolungare quel tempo ad un’ora. Che fatica! Contando poi, che ad essere importante è il funzionamento del metabolismo basale (dispendio energetico a riposo) e non tanto l’attività fisica, che comunque fa un gran bene, la situazione si complicava parecchio.

appunti.studentiville.it

Dal momento che si ha un buon funzionamento del metabolismo in un corpo sano e l’attività fisica aiuta il nostro corpo ad essere sano, occorre farla. L’attività fisica inoltre produce e accelera la funzione del metabolismo anche molte ore dopo averla praticata perciò è davvero fondamentale.

Una delle tante altre cose che costituisce un’accelerazione del metabolismo basale è la temperatura alla quale siamo soggetti. Uscendo all’aria aperta a fare sport oppure semplicemente aumentando la nostra temperatura interna nel momento stesso in cui iniziamo a muoverci, ecco che potremmo avere il risultato sperato.

Se si tiene conto infatti che 1 kg di grasso è costituito da circa 7.500/8.000 calorie (!) vi rendete conto quanto dovreste muovervi per consumarlo? Dovreste camminare per 600 km! Incredibile. Perciò, in realtà, è tutto un lavoro interno che avviene, e ad innescarlo può anche essere appunto l’attività.

Se non capite la quantità di calorie vi faccio questo esempio: una donna di 60 kg cammina per 5 km consumando circa 300 cal. Ebbene, questa donna avrà consumato 16,6 grammi di grasso. Ok? Pochissimo… sigh!

Non dovrete perciò ammazzarvi, non è questo quello che conta.

Walkers pace themselves along the boardwalk that lines the north side of the Manayunk Canal in Manayunk PA. 2008-01-13.

Vi basterà ad esempio camminare, sovente, anche tutti i giorni e, possibilmente, per non meno di mezz’ora. Mentre lo fate, concentratevi sulla lavorazione di tutti i vostri muscoli e cercate di usare anche i muscoli superiori delle braccia, della schiena e dell’addome. Questo è da fare sempre, probabilmente non vi rendete conto di quanto sia fondamentale l’ordine che parte dal nostro cervello. Se pensate ad un vostro muscolo e gli chiedete di lavorare egli lavorerà il doppio rispetto al semplice muoversi senza la vostra concentrazione su di esso.

forum.termometropolitico.it

Contraeteli, muoveteli, consumerete più energia e modellerete ancor di più il vostro corpo.

Non dimentichiamoci poi che il grasso è un insieme di tossine all’interno del nostro corpo. Purificando l’organismo, automaticamente elimineremo il grasso superfluo e, per farlo, occorre avere un sangue pulito. Per pulire e ossigenare il sangue la camminata è l’ideale e vi parlo di lei in quanto la può eseguire chiunque, non ha controindicazioni e lavorando in concomitanza con l’apparato respiratorio aiuta ad ottenere proprio quello che stiamo cercando! Continuate pure a mangiare (poco e bene) quindi ma alzate il fondoschiena dalla poltrona, il movimento vi aspetta!

ifalsidiautore.it

Non denutrite o disidratate il vostro corpo, sarà peggio. Brucerà di meno trattenendo tutto quello che può.

Occorre capire che perdere peso è un conto ma perdere grasso è differente! Non sono la stessa cosa.

Quando perdi peso, sai che cosa stai perdendo? Stai forse sfibrando i tuoi muscoli? Stai perdendo liquidi cellulari? O addirittura massa magra? Non fare questi errori. Mantieni sempre alto il metabolismo basale con una vita sana:

Mediterranean Salad

dieta, attività fisica, una buona colazione, la giusta quantità di acqua da assumere, una buona e concentrata respirazione.

Prosit!

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