Cosa mi dai?

IMPARA AD ACCETTARE L’ABBONDANZA

Hai presente cosa significa “accontentarsi”? Trovo questo termine a volte mal interpretato. Quando si dice – Bisogna sapersi accontentare di quello che si ha per essere felici -? Ecco, non è proprio così.

Si confonde il verbo accontentare con apprezzare. Apprezzare inteso come Amare. Se ti accontenti non vai oltre e non puoi avere di più. Neghi pertanto all’abbondanza infinita universale di entrare nella tua vita attraverso il suo flusso e riempirti di tutto quello che puoi immaginare.

Ci hanno insegnato ad accontentarci come a “mettere una toppa” e questo ci ha reso umili e modesti.

È assolutamente giusto, invece, amare ciò che si ha per piccolo o povero che sia, come se fosse la cosa più bella del mondo. Ma l’approccio è assolutamente diverso. È inutile cercare oltre se non si sa provare amore per quello che già si possiede e se non lo si nutre facendolo divampare in milioni di scintille di magia. È inutile ammalarsi alla ricerca di un qualcosa che non abbiamo senza tener da conto delle meraviglie che già possediamo. Ma, tutto questo, non ha nulla a che vedere con l’accontentarsi.

Accontentarsi non è neanche sinonimo di accettazione. Il filo è sottile ma mentre l’accontentarsi, come dicevo prima, non ti spinge a desiderare di più perché ti senti già contento così, accettare significa dire – Ok, accetto questo e lo benedico ma più avanti posso avere di più-.

SI PUO’ AVERE DI PIU’

Chi troppo vuole nulla stringe! – recita un famoso proverbio in grado di tarpare le ali. Questo detto è vero se non si ama ciò che si ha e, se con presunzione, si pretende ciò che non si merita senza la minima gioia o amore nel cuore. Ma quando il nostro volere è impregnato di gratitudine, di bellezza, armonia, compassione e puro affetto si può desiderare ogni cosa.

Veniamo quindi al nocciolo della questione. Come saprai ci sono molte persone che si accontentano. Prendiamo un esempio che possiamo vedere o vivere spesso: La donna accompagnata da un uomo stitico in fatto di apprezzamenti o carinerie. Non andiamo a tagliare il capello in quattro. So bene che ci sono uomini che, anche senza parlare o fare niente, riescono a far sentire la propria donna come una principessa. Ogni esempio che posso tirare fuori ha il suo contrario ma, un esempio, devo pur farlo. Possiamo anche parlare di quelle donne che vengono lasciate spesso dal proprio partner, poi però, appena lui fa trillare il telefono con un messaggino con sopra scritto “ciao” eccole distese a terra a ringraziare la Madonna per aver ricevuto tanto ben di Dio. Si accontentano. È la decima volta che vengono scaricate ma si accontentano e giustificano persino quell’uomo rispondendo – Ma lui è fatto così, non riesce ad esprimere di più, per lui questo È GIÀ TANTO! -. Santa madre vergine Maria di Leuca e di tutta la provincia di Lecce! È già tanto?!

Ok, allora io da domani andrò nei negozi a comprare, deciderò io il prezzo della merce, e se il venditore mi dirà qualcosa in contrario gli risponderò – Senta! È già tanto! -.

A SCUOLA DI BUONE MANIERE

Ma quanto vali tu? Vali solo un – Ciao – dopo quel trattamento? Un piccolo sforzo da parte sua non lo meriti? Se stai pensando ch’io pretenda che lui devestrisciarecomeunvermeaituoipiedicomeminimo sbagli. Non dico questo ma ci sono le vie di mezzo.

Un – Ciao, volevo sentirti, mi manchi – ti farebbe così schifo? E già ti sento dirmi – Ma figurati! Non lo ammetterà mai! -. Sai, nemmeno io vorrei fare certe cose ma sono obbligata a farle altrimenti non potrei vivere. Nemmeno io vorrei… farei… direi… sai che se a mio figlio non avessi mai detto – Ti amo – probabilmente sarebbe cresciuto peggio di come è cresciuto? Con dei problemi proprio! Bada che ci sono genitori che non lo dicono! Sai che se non avessi mai oltrepassato alcuni gradini della mia vita sarei ancora al punto basso e di partenza? Nell’humus.

E rieccoti con quella vocina immacolata – Ma io non pretendo che… -. Beh, sbagli a non pretendere. Allora non devi pretendere nulla. Non pretendere che la strada sia libera quando vai al lavoro, non pretendere uno stipendio, non pretendere che gli amici ti chiamino, non pretendere di trovare parcheggio, non pretendere di respirare, non pretendere, mentre piangi, da sola, alla sera, di essere più amata. Non pretendere niente. Vivi come un paramecio. Un pezzo di carta. Totalmente inutile. Al massimo potresti fare il battiscopa se ti sdrai in un angolo e stai ferma.

Ricordati che hai ragione a non pretendere e a non avere aspettative ma hai confusione in testa.

NESSUNA PRETESA E NESSUNA ASPETTATIVA

Confondi il non pretendere con la mancanza di dignità. Confondi il non pretendere con “quello che realmente meriti”. Meriti di più di quel – Ciao – che, torno a dire, è solo un esempio.

Meriti di più di quello che ti danno al lavoro, meriti di più di come vieni trattata in famiglia o da chi incontri per la strada. Ma continuerai a ricevere quelle briciole se non avrai il coraggio di affrontare un cambiamento. Quello di intraprendere il percorso verso l’amore per se stessi, autovalutazione, la stima verso quello che siamo.

Oggi, se quell’uomo a te ci tiene deve dimostrarlo. Deve mostrare il valore che hai per lui. Fidati se ti dico che se il suo è vero amore non avrà nessun problema a darti tanto. L’amore non conosce ostacoli. È più forte anche dell’orgoglio quando è vero. È più forte delle insicurezze, degli inciampi, e persino della paura. Davanti a lui non esiste dire – Di più non riesco – perché l’amore non conosce limiti. Sei tu quella che ha paura di perdere quell’uomo pretendendo da lui. Nel momento in cui impari ad amarti, l’Universo ti riempie di uomini pronti a dimostrarti tantissimo. Perché torna sempre ciò che emaniamo. Fatti valere. Se sogni una cosa permetti al Creato di esaudirla per te. Tieni duro, abbi coraggio e arriverà.

Capisco che puoi aver trovato diversi concetti sbagliati in questo articolo ma dovevo spiegare in qualche modo il valore di ognuno di noi in una delle situazioni più comuni. Altre volte ho parlato di amore incondizionato, del fluire, dell’accettazione, del non pretendere ma, questa volta, volevo dedicare questo post a te. A te che pensi di aver già ricevuto troppo solo perché ti è arrivato un messaggio.

Che le mie parole, anche se colme d’impeto e con pochi fronzoli, possano farti bene perché tra queste righe c’è affetto sincero.

Prosit!

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La Tiroide: ghiandola del volere

LA TUA OPINIONE CONTA POCO

Nella vita ti hanno in qualche modo fatto sentire inutile? Ti hanno zittito, bloccato, impedito? Ti hanno messo all’angolo facendoti capire che era meglio tu stessi muto e buono, oppure ti hanno persino molestato sessualmente obbligandoti a tacere. Ti sei sentito inferiore? Con problemi che gli altri non avevano? Ti sei sentito escluso?

Se ti è accaduto uno o più esempi di quelli che ho riportato, è facile che oggi tu abbia problemi alla Tiroide, la ghiandola dell’equilibrio, perché non hai saputo agire di dovere a questi affronti. Non è un problema, puoi sempre rimediare. Dove non è riuscito ad uscire il tuo Essere, in modo equo, hai messo delle toppe che però, a lungo andare, hanno nuociuto al tuo benessere. Il tuo Essere ha dovuto nascondersi, accettare di buon grado, soffocare la propria natura, per restare vivo in questo mondo. O si è dibattuto, fuoriuscendo feroce, sentendosi comunque sempre sottomesso. Ma se vuoi essere davvero te stesso puoi farlo, e dovresti. Per questo la chiamo “la ghiandola del volere” più che dell’equilibrio, pur essendo amministratrice dell’armonia che scorre in noi.

La Tiroide, situata nel centro della gola, è la ghiandola endocrina che secerne diversi ormoni fondamentali per il nostro corpo e il nostro stato di salute e si occupa di controllare la nostra crescita, la nostra temperatura, il nostro metabolismo, insomma, funzioni vitali assai importanti. Amministra il flusso energetico dell’individuo, per questo è bene che sia tutto equilibrato.

LA TRISTEZZA SI DEPOSITA SUL FONDO

Ma… quando qualcosa, nella nostra vita, a livello intrinseco, non funziona come dovrebbe, non facendoci esprimere la nostra vera personalità, chiudendoci in un angolo, la Tiroide inizia a dare problemi. Parlo al presente perché, tutto quello che ho elencato a inizio post, ha creato dei traumi dentro di te anche se forse non lo sai. Questi traumi, se non elaborati o trasmutati, in te esistono ancora e ti fanno essere quello che sei, ossia, una persona che probabilmente non viene più maltrattata ma cela in se stessa una tristezza di fondo, attendendo con brama di sentire dentro la vera e pura felicità. Come a chiedersi – Quando toccherà a me sentirmi pieno di gioia? -, – Quando potrò sentirmi totalmente soddisfatto e appagato nel mio profondo più intimo? -.

Il potere della parola, delle azioni e del nostro manifestarci verso gli altri risiede proprio nella Tiroide. Quanto reprimi quello che realmente vorresti dire o fare? Quante volte dai per scontato che tanto nessuno ti ascolterebbe? O, quante volte, attacchi per difenderti, convinto che altrimenti verrai ammazzato in partenza? Continuando a concimare questi pensieri che ti hanno inculcato, o che hai scelto come escamotage, stai atrofizzando la tua Tiroide che non può lavorare bene se asciutta e inaridita.

Lo so che eviti molte cose per non creare problemi o per assicurarti di essere così amato, o ancora per dominare ed essere obbedito ma, a questa maniera, soffre la tua Tiroide che è situata nella gola e riporta anche tutti i problemi del caso che spesso ho scritto (gola, collo, cervicali, etc…).

MIRA EL DITO

Un malfunzionamento della Tiroide lo si può notare anche alla base dell’unghia dell’alluce. Se questa zona presenta una macchia violacea, soprattutto se cerchiamo di inarcare il dito all’insù tirandolo con l’indice della mano, significa che la nostra ghiandola non è in perfetta forma. Magari è solo affaticata e appesantita. Per liberarla, e farla stare meglio, occorre provare ad essere realmente se stessi. Lasciandosi andare in quello che vorremmo dire o fare, a costo di mettere in evidenza difetti insopportabili che ci appartengono.

Così facendo rischiamo di andare a peccare dall’altra parte, dopo anni di silenzio, ma sarà anche un utile modo per trovare il nostro vero equilibrio. Dobbiamo invece darci una calmata, se siamo troppo aggressivi, e qui rischiamo invece di perdere il potere ma, ben venga, tanto è solo un potere fasullo, che ci siamo inventati per non soccombere, ma figlio di una svalutazione nei nostri confronti.

Chiediti cosa vuoi davvero e cerca di ottenerlo attraverso la voce e l’azione. È proprio del tuo volere che stiamo parlando! Liberati. Esprimiti.

Solitamente, chi ha problemi alla Tiroide reagisce in tre modi:

– non reagisce, soffocando tutto

– non reagisce per molte volte, poi sbotta in un modo assurdo

– reagisce sempre in modo esageratamente aggressivo

In nessuno dei tre casi, c’è equilibrio. Se tu invece impari ad agire in modo schietto e sereno, ogni volta, con assertività, il tuo modo di fare sarà più equilibrato.

SONO MEGLIO DI QUELLO CHE PENSATE (O CHE PENSO)

Magari hai solo voglia di considerarti migliore ma ti hanno insegnato che non vali poi molto e quindi ti accontenti di essere quello che sei senza neanche osarti di pensare al meglio per te.

Intanto però, nel tuo intimo segreto, qualcosa ti dice che in realtà non ti hanno mai capito, se non sono stati in grado di scorgere tanta bellezza, e questa lotta interna di voci ti opprime. A volte è la rabbia che prevale e non vuoi più parlare con nessuno. Altre volte la delusione di non essere piaciuto per come eri. Altre volte il fastidio, perché potevano quanto meno impegnarsi un po’ di più visto che non hai chiesto tu di venire al mondo.

Oh beh… in realtà lo hai chiesto eccome, e lo hai anche voluto, come spirito e prima di diventare corpo. E se oggi ti senti così schiacciato, forse sei voluto arrivare a questa esistenza proprio per sconfiggere questo tuo – non sentirti e non comportarti da essere divino quale in verità sei -. La tua Tiroide te lo sta dicendo. Permetti al tuo vero essere di uscire, non tenerti tutti questi “nodi in gola”.

Ogni facoltà inespressa genera un desiderio frustrato che scalpita nel tentativo di entrare in azione. Lo sai che la Tiroide ha la forma di una farfalla? E la farfalla è da sempre simbolo indiscusso di “rinascita”. Mi sembra che il messaggio sia chiaro. Ridona alle sue ali la polverina magica che le permette di volare e spicca il volo!

Lo so che vorresti anche leggere di Ipotiroidismo e Ipertiroidismo ma, per questo, dovrai aspettare il prossimo articolo. Intanto hai già il tuo bel da fare direi.

Prosit!

photo imieianimali.it – pazienti.it – babycoccole.it – meteoweb.eu – allucevalgoinfo.it – fisicaquantistica.it