Sei una donna fantastica!

Ieri mi sono sentita dire da un ragazzo di 17 anni e una ragazza di 14 che sono una donna fantastica.

Vista la loro età, questa cosa, mi ha riempita di gioia.

E’ molto facile sentirselo dire da un uomo al quale piaci, o dalla migliore amica, o da un bambino che pende dalle tue labbra (che per carità fa sempre assai piacere!) ma, da due ragazzi, che hanno ben altro solitamente a cui pensare, rimanere impressa, in positivo, è davvero una gioia. Tocca nel profondo.

Lo stereotipo ci insegna che, a quell’età, vivono nel loro mondo, per non dire di peggio…

Il mio non è un vanto, bensì un essere orgogliosa nell’aver insegnato a due giovani individui, che stanno scalciando per farsi una strada nella vita, che non bisogna mollare mai, nonostante tutto. E che se ne può uscire anche vincitori. Eh si! Questa frase la dedico a tutti i pessimisti e a tutti i pauristi e a tutti i preoccupisti.

Ci insegnano che vincere non è possibile. Che prima di andare bene va sempre male, che bisogna in qualche modo soffrire ma, soprattutto, ci insegnano che niente è facile e bisogna assolutamente avere paura. Sì, perché il pericolo è sempre pronto e nascosto dietro l’angolo. In agguato per noi. Le cose si possono ottenere solo dopo aver lottato duramente e, da una parte è vero ma… c’è lotta e lotta. Un conto è mirare al proprio obiettivo e scavalcare con decisione e fermezza ogni ostacolo anche se ostico. Un altro è prendere schiaffi dalla vita che arrivano da ogni dove come ad essere in balia degli eventi verso i quali non comandiamo nulla.

Ebbene, penso di aver mostrato che questo non sempre è vero, l’ho mostrato a me e a loro e ne sono davvero felice di aver dato a questi ragazzi tale dimostrazione di vita.

Che cosa ho fatto? Vi starete chiedendo. Vedete, non è importante saperlo. Qualsiasi cosa potrebbe essere appropriata a ciò che sto descrivendo se fatta con il cuore, con la grinta, con la centratura di un Guerriero. Con l’ansia forse, perché essere veri Guerrieri è molto difficile, ma con la voglia di farcela e di vincere e di essere oltre, di più. Anche là, anche dove chiunque dice che non è possibile.

Loro, i due ragazzi di cui parlo, mi hanno aiutata, sono stati al mio fianco rispondendo ai miei “ordini” egregiamente. Mi hanno dato una grande mano perciò, l’insegnamento, lo hanno appreso bene toccandolo con la loro stessa pelle.

Ma mi hanno anche insegnato molto. Vedere nei loro occhi quella volontà e quell’energia che si sposavano con le mie, mi faceva venire brividi di entusiasmo lungo la spina dorsale e allora ho capito che nessuno poteva fermarci. I miei occhi nei loro occhi, le mie mani nelle loro mani, le mie gambe nelle loro gambe. A muoversi. Insieme. Il loro affanno era il mio e la mia voglia era la loro, presa, ingurgitata, sentita, tradotta, sviluppata.

Non è stata solo una storia raccontata. Tutto questo lo hanno vissuto assieme a me e assieme a me hanno vinto. Stanchi, spompati ma con il sorriso sulle labbra. – Una squadra fortissimi – come direbbe Zalone. Ce l’hanno messa tutta anche loro. Non si sono lasciati intimorire da niente. Forse lo hanno fatto più per me che per loro stessi ma per qualcosa l’hanno fatto e ne sono usciti fieri e vittoriosi. Mettendo da parte tutto. Mi hanno emozionata.

Non è stato il nulla a regnare in loro. Non è stato il calcio da tirare contro la vita. La voglia di essere compresi e la depressione adolescenziale. Niente di tutto questo. Solo armonia, convinzione e gioia.

E allora permettetemi di dirvi che se io sono stata una donna fantastica, loro lo sono stati cento volte più di me.

Grazie di cuore L. e M., i miei eroi.

Prosit!

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Cibo Sano: facciamolo mangiare a ‘sti benedetti figli!

Si sa, i ragazzi giovani, poco amano le verdure ma non solo. Ad una certa età, adolescenziale soprattutto, si sentono sempre un po’ esclusi, incompresi e sono convinti che nessuno li ama.

Dimostrare loro il nostro amore, anche attraverso piccoli gesti, come quello del cucinare (gesto per nulla “piccolo”) lo trovo indispensabile e, in questo caso, possiamo prendere due “piccioni con una fava” alimentandoli anche con del cibo sano che, durante l’età dello sviluppo, lo considero un qualcosa di fondamentale.

Per questo mi sono inventata una ricetta secondo me molto sfiziosa, buona e soprattutto salutare. Un piatto squisito a base di Riso e Verdure che il mio, di ragazzo, ha apprezzato tantissimo.

Un piatto colorato, goloso, divertente e soprattutto molto curato che gli ha fatto capire quanto tenessi a lui e quanto mi sono dedicata al suo benessere per preparargli questo ottimo pranzetto.

I suoi complimenti sono stati così sinceri e la sua espressione così entusiasta che mi piacerebbe davvero far vivere queste sensazioni ad altre mamme, in principal modo a quelle che, ogni giorno, lottano stanche per far mangiare un po’ di verdura a… ‘sti benedetti figli.

La ricetta può sembrare complicata ma in realtà non lo è.

Da come potete vedere attraverso le immagini, è composta da un Peperone, del Riso, della crema di Bietole con Basilico e da della Verza… caramellata! Squisita, fidatevi.

Ecco come preparare questa pietanza che vorrei definire così: Fior di Riso integrale allo Zafferano dentro a Peperone grigliato su letto di Crema di Bietole e Basilico con Verza caramellata ai Semi di Sesamo… esagerata… ma non è forse così che dicono i grandi chef?

Bene, iniziamo, dopo ovviamente aver lavato bene le verdure.

Vi descriverò le cose una per volta ma molte si potranno fare assieme, mentre un alimento cuoce si può preparare l’altro.

– Il Riso: potete farlo prima bollire e dopo metterlo in tegame o farlo cuocere direttamente nel tegame (attenzione perché il Riso Integrale deve cuocere molto, 50 minuti di bollitura) dopo aver preparato un soffritto di cipolla con alloro, timo, curcuma, erba cipollina e olio extra vergine d’oliva.

Quando la cipolla si presenta bella dorata, si aggiungerà il Riso, un goccio d’acqua, se non si è già salato durante la bollitura occorrerà salarlo e infine mettere lo zafferano.

– Il Peperone: si taglia come un cappello la parte del picciolo, lo si pulisce dentro eliminando la membrana bianca e i semi e lo si mette su un fornello accesso rigirandolo di tanto in tanto in modo da farlo abbrustolire bene un po’ ovunque.

Poi si passa sotto l’acqua fredda corrente e si eliminano le parti bruciacchiate che vedrete verranno via da sole.

Vi consiglio poi di metterlo un quarto d’ora in forno, spuzzando sopra un po’ d’acqua per farlo ammorbidire ma senza esagerare perché deve rimanere abbastanza sodo per contenere poi il Riso.

– Le Bietole: si fanno sbollentare o cuocere direttamente in padella con poca acqua al fine di ammorbidirle soltanto. Le ideali sono le bietoline, non vi consiglio le coste perché trattengono troppa acqua che renderebbe la crema troppo liquida a meno che non vogliate usare solo la parte verde.

Le Bietole le ho insaporite con del timo, un po’ di maggiorana, del coriandolo, del sale, un goccio d’olio e soprattutto un bel po’ di Basilico nella quantità che più ho preferito, nel mio caso, qualche foglia. Una volta cotte, ho messo tutto nel mixer e creato la crema. Prima di aggiungere i gusti e gli altri ingredienti, assicuratevi che non ci sia troppa acqua altrimenti vi consiglio di strizzarle un po’, sarete sempre in tempo ad aggiungerla dopo eventualmente, o aggiungere olio per renderla più morbida.

– La Verza: anche questa, in padella, con un goccio di acqua e un goccio di olio. Semi di Sesamo e zucchero di canna. Senza sale. Per una bella manciata di Verza, tagliata a strisce, ho messo due cucchiaini da tè pieni di zucchero e l’ho fatta ammorbidire a fuoco lento.

Quando tutto è pronto si passa alla composizione del piatto che prevede di mettere due cucchiai di crema di Bietole all’interno del Peperone pressandola un po’ in modo da formare la base per il Riso.

Aggiungere il Riso e poi il cappello. Riprodurre, sempre con la crema verde, il gambo del fiore utilizzando come foglia del Basilico e, infine, come terreno, la manciata di Verza. Potrete poi naturalmente aggiungere guarnizioni a piacere.

Il tutto dev’essere bello caldo quindi, magari, prima di guarnire con il Basilico, fate riscaldare nel forno (anche quello a microonde) l’intero piatto. Come vedete non ci sono difficoltà ma il risultato, vi assicuro, è davvero soddisfacente sia per voi che per chi mangia. Bello per gli occhi, buono per il palato e salutare per l’organismo. Potrebbe essere un piatto unico oppure potrete aggiungere ad esso una fonte di proteine e di grassi, a parte, per renderlo ancora più sostanzioso scegliendo sempre alimenti sani.

Purtroppo sono tante le cose poco sane delle quali i ragazzi si nutrono, soprattutto in quest’epoca dove la vita scorre di corsa e nella quale s’incontrano macchinette che distribuiscono merendine e simili ovunque, anche nelle scuole, per pochi centesimi.

Non si ha il tempo di dedicarsi alla cucina e all’alimentazione che forma quello che è il nostro organismo, che nutre il nostro sangue, il quale, a sua volta, irrora quasi tutte le parti del nostro corpo, organi compresi.

Non si ha voglia, già abbastanza stressati dagli impegni e dagli obblighi di ogni giorno, di lottare quotidianamente davanti ad un piatto che rimane lì, non apprezzato, e che spesso finisce nella ciotola del cane o, peggio ancora, nella spazzatura.

Sono convinta che la Creatività, vista proprio come termine discendente del verbo CREARE abbia la forza e la capacità di riportare risultati peraltro spesso ottimi. Per questo ritengo sia giusto sforzarsi, nei limiti del nostro tempo, di utilizzare la creatività e la fantasia.

Due doti che sono gli ingredienti principali di quella che è la ricchezza della vita. Che riescono a loro volta ad aumentare il loro successo come moltiplicandosi. Che come un piccolo seme, possono farci ottenere poi un grande e magnifico fiore.

Prosit!