Non capisci che mentre desideri ti convinci del contrario

CHI VIVE SPERANDO…

È stato spiegato molte volte come funziona il meccanismo vibrazionale nei confronti di ciò che siamo dentro, emozionalmente, e le risposte dell’Universo. In pratica, non otteniamo ciò che chiediamo ma ciò che proviamo. Ciò che siamo.

Questo fenomeno viene chiamato Legge di Attrazione ed è scientificamente provato che funziona, sempre, ma tante persone non vedono i risultati sperati.

Già sulla parola “sperare” ci sarebbe da scrivere un intero articolo, in quanto, come spesso ho detto: “sperare” significa mettersi in attesa di ricevere qualcosa solo se si è degni di riceverla. Non ha niente a che vedere con l’agire, il credere fermamente, o il dare come già avvenuto quello che abbiamo ordinato. Ordinare, sì. Chiedere non va bene, bisogna ordinare. Cioè non bisogna desiderare (de-sidera al di fuori del disegno stellare – cosmico -) ma considerare (con-sidera dentro al disegno stellare – cosmico -). Hai mai sentito un Mago chiedere – Per favore -?

Ordinare è uguale a Comandare e il termine – comandare – sai cosa significa? Con + mandare cioè mandare con… con il pensiero, con la parola, con l’emozione, etc.

Ma torniamo all’inquinamento emotivo che non ci permette di ottenere neanche quello che ordiniamo.

MENTRE PENSI AD UNA COSA SEI UN’ALTRA

Ebbene, non ci rendiamo conto che mentre vogliamo più soldi è perché sappiamo/pensiamo/crediamo di NON AVERNE. Mentre vogliamo stare bene è perché sappiamo/pensiamo/crediamo di STARE MALE. Mentre vorremmo combattere la nostra solitudine è perché sentiamo/pensiamo/crediamo di ESSERE SOLI. Mentre proviamo a sognare un mondo migliore è perché CONSIDERIAMO BRUTTO quello in cui viviamo.

Le parole che leggi scritte in stampatello sono quelle che appartengono alla nostra parte più intima e vera. Sono quelle appartenenti alle vibrazioni che emani e quindi sono quelle che l’Universo legge e alle quali risponde.

Che delusione vero? Passiamo tutta la vita a sperare di avere più soldi, a chiedere di riuscire a pagare tutto, a comandarci di mettere via un gruzzoletto cospicuo e, ogni volta, ci ritroviamo con l’acqua alla gola. Purtroppo, se mentre proferiamo il nostro decreto o il nostro pensiero intenzionale, stiamo in realtà arrancando, la risposta delle frequenze universali sarà – ARRANCARE -. E possiamo dire tutto quello che vogliamo ma continueremo ad ARRANCARE.

OK, QUINDI?

Quindi cosa bisogna fare? Il metodo per ottenere la realizzazione di quello che pensiamo/vogliamo/immaginiamo esiste, ma a noi esseri umani ci piace “vincere facile” e fare poca fatica. “Butto un desiderio là ed esso si deve avverare”. Poi non si avvera e pensiamo alla sfiga ma iniziare un duro allenamento non fa certo per noi.

Il duro allenamento invece sarebbe davvero ideale per iniziare a vivere la realtà che tanto ambiamo. Per cui, prima di chiedere soldi, cerca di trasmutare le tue emozioni interne che riflettono il famoso ARRANCARE.

Tu puoi anche far finta di essere giallo ma se continui a emanare il grigio sarà il grigio ad essere visto dall’Universo. Allora prima trasforma quel grigio. Aggiungi dei colori. Metti prima del bianco in modo da schiarire cosicché, poi, le altre tinte potranno sembrare ancora più accese e predominanti.

Ma come si fa? È difficile. Ci vuole impegno, coraggio, pazienza e determinazione. E anche un po’ di fantasia.

Riguardo all’esempio dei soldi, inizia scacciando via il pensiero di essere povero. Ogni volta che ti viene in mente che:

– quella cosa non puoi permettertela

– quella cosa è troppo cara

– non riuscirai a pagare la bolletta

– il tuo vicino di casa è più ricco di te

– la tua auto non ne può più

– etc…

Anche se tutte queste cose sono vere, devi distogliere il pensiero. Pensa alla torta che ti faceva tua nonna, al tuo compagno di scuola che da anni non vedi, a chissà cosa sta facendo tuo figlio in questo momento, a chissà se in Cina c’è il sole o sta piovendo. Pensa a quello che vuoi, ma togliti da dov’eri. Non devi ALIMENTARE i pensieri che ti portano verso la povertà. Più ci pensi e più, senza accorgertene, li nutri. Nutrendoli essi si ingrandiscono. Lo so che a te sembrano sempre uguali, gli stessi di ogni giorno, ma non è così. Dentro di te diventano sempre più grandi e soprattutto sempre più consolidati e convincenti. Togli la tua mente da lì. Dribbla questi ostacoli. Crea dei pensieri funzionali.

PER ASPERA AD ASTRA

Dopo che ti sei allenato a fare questo, che è molto difficile, arrivi alla parte ancora più ostica. Esatto. Non sono qui a coccolarti, comportati da Guerriero e affronta le prove con gli strumenti che ti ho elencato prima: impegno, coraggio, pazienza e determinazione. E fantasia.

Ora dovrai fingere. Fingere nel modo più efficace e credibile che ti riesce. Dovrai mentire a te stesso e credere seriamente a quello che stai “facendo finta” di provare. Ossia: dovrai crederti ricco.

Devi convincerti di poter possedere ogni cosa (solo che ora non ne hai voglia), di poter pagare ogni cosa (solo che per scelta procrastini), di avere una bellissima casa, un’auto stupenda. Cerca di sentirti ricco dentro.

Cammina come camminerebbe un ricco, parla come parlerebbe un ricco, pensa come penserebbe un ricco. Ogni tanto permettiti un caffè in un luogo da ricchi. Non dire a tuo figlio – Non possiamo permettercelo – prova a rispondere – Ok, vediamo di fare il possibile, magari ci riusciamo, se non ci riusciamo questa volta sarà per la prossima -.

Sentiti ricco.

MA CHE ME NE FACCIO DI TUTTI QUESTI SOLDI?

Dopo che ti sarai allenato anche in questa prova, devi iniziare a dare un po’ di fiducia a ‘sto benedetto Universo che ti circonda. Inizia con cose piccole. Devi pagare la bolletta e ti sale la paura di non avere i soldi? Bene, prova a dire – Quando sarà il momento, in un modo o nell’altro, avrò il denaro per pagare, ne sono sicuro! Anzi, già ce l’ho! E me ne avanza persino! -.

Molto bene: eccolo qui il vero “desiderio” che devi (e ora puoi) mandare nell’Universo. Il quale, come vedi, è più una considerazione che un desiderio. Noterai la differenza nel dire questa frase al posto di – Io vorrei tanto avere i soldi per pagare la bolletta, per piacere, ti prego, fa ch’io li abbia (visto che NON LI HO) -.

Tu i soldi li hai. Credici. Funziona. All’inizio ti sembrerà tutto assurdo. Ti sentirai un deficiente ma se continuerai funzionerà. Cerca di non sporcare il messaggio con emozioni negative. Cerca di dare per scontato che quella bolletta l’hai già pagata, sei riuscito. VISUALIZZALA già pagata e visualizza te che sorridi.

In base a questo esempio dei soldi ti consiglio di leggere anche questo mio articolo “magia e denaro”  https://prositvita.wordpress.com/2018/03/16/magia-e-denaro/

Tutto ciò che ho scritto, però, come ho detto a inizio post, si deve applicare a qualsiasi tipo di “desiderio”: salute, amore, lavoro, amicizia, oggetti. La prassi è la stessa.

Poni attenzione quindi quando domandi, impara a volere e impara a modificare il tuo interno.

Prosit!

photo anagilemind.net – corriere.it – tpi.it – m.dagospia.com – life-strategies.it – boaterexam.com

Magia e Denaro

Coda di rospo

Pelle di serpente

Avrò tanti soldi anche se non me ne faccio niente!”

Puff!

Perché non entra il denaro nella nostra vita?

Perché non ci pagano, perché c’è la crisi, perché non c’è lavoro, perché apparteniamo ad un determinato ceto sociale, perché siamo sfigati, perché bla, bla, bla… bene ok, le abbiamo dette tutte.

Adesso, visto che le tutte sono state dette, proviamo a dirne altre, senza spocchia e senza idiozia, così, solo per riflettere su altro.

Su queste mi ci soffermerò un po’ di più perché quelle citate adesso sono ovvie e conosciutissime e professate da tutti (attenti alle forme-pensiero! Leggete qui https://prositvita.wordpress.com/2018/03/07/le-pericolosissime-forme-pensiero/ ). Queste che invece sto per elencare, a volte, non vengono in mente.

Perché non entra il denaro nella nostra vita?

perché lo si considera una cosa “sporca”

Ora, non so voi, ma io, se sapessi che una persona mi considera sporca, abietta e magari dice anche che puzzo, io… beh… da quella persona non ci andrei. La nostra cultura, religione compresa, così come l’educazione di mamma e papà operai, ci ha insegnato che il denaro è il male. Gesù era povero e infatti buono (Balle! Ne aveva più di me!), l’imprenditore che ha tanti soldi è un arrivista senza scrupoli, chi ha tanti soldi è vanitoso e arrogante, per i soldi si uccide, il denaro è la tentazione, la felicità non la fanno i soldi… tutte frasi che, giorno dopo giorno, tramutano il denaro in un qualcosa da rifuggire se si vuole rimanere puri e onesti e, nelle nostre memorie, soprattutto nel nostro inconscio, attorno al denaro, prende sempre più concretizzazione la figura di un volto demoniaco che ci vieta di far entrare i soldi in noi, nella nostra vita, con entusiasmo, e considerandoli belli, sani, genuini, incontaminati. Vero o no?

perché il soldo è un valore e noi non valiamo

Il denaro è considerato uno degli strumenti nella nostra esistenza dal valore molto alto. Senza i soldi non si può fare praticamente nulla. Persino la nostra salute è basata su di lui, in quanto, grazie ad esso, possiamo curarci meglio e quindi… vivere (vi sembra poco?). Il denaro quindi acquisisce un merito incredibile, un’importanza non solo notevole ma indispensabile. Grazie a lui si mangia anche e, quindi, si vive (vi sembra poco?). E’ chiaro perciò che è un qualcosa che vale molto e, nella nostra mente, gli si danno forme, lo si visualizza attraverso uno yacht, ville, completi firmati e ventiquattrore, vacanze, benessere, potenza, governo. Tutte cose dal grande valore per la nostra educazione e, se noi non valiamo allo stesso modo, ovviamente non può esserci una connessione tra noi e loro. Perciò, se io mi auto-svaluto, di conseguenza mi ritroverò con soli pochi spiccioli. Un tot di denaro pari a quanto è la valutazione di me stessa. Secondo me regge.

perché gli si da troppa importanza

Lo si considera indispensabile. Nei suoi confronti si hanno molte, troppe aspettative, è vitale, fondamentale, tutto ruota intorno a lui. Pensate forse che chi è ricco pensa al denaro in questo modo? Direte – Certo che no! Lui già ha i soldi perché doversene preoccupare? -. E’ vero ma, al di là del fatto dell’averne o meno, è proprio la preoccupazione che fa attrito. E voi direte ancora – Ma è proprio perché non ne ho che mi preoccupo, altrimenti non mi preoccuperei – ebbene, per non cadere in un circolo vizioso ed evitare di imitare i criceti, vi consiglio di osservare la cosa all’incontrario ossia: “non avete denaro proprio perché vi preoccupate del fatto che non lo avete”. Non vi ricordate più che la realtà è uno specchio? L’ho scritto tante volte. Potrebbe essere un motivo non trovate?

perché ci sembra impossibile averlo

Chi nasce quadrato non può morire tondo. E’ raro che in una famiglia “povera” (oggi la povertà è diversa da quella di un tempo), si possa credere, con fermezza, crederci davvero intendo, sentendolo dentro, che nostro figlio diverrà un riccone. Glielo si augura, si prova ad insegnarli come fare ma è solo la speranza a guidarci e non la sicurezza. Non solo, saranno molte di più le frasi tipo – Per campare dovrai sudare sette camicie – che gli diremo piuttosto che altre, perciò, il possedere tanto denaro, diventa solo un sogno. Un ingrediente della fantasia, sapendo benissimo che mai, potrà essere la realtà. Si utilizza questo metodo del “tarpare le ali” per non illudere, perché è il male ad avere sempre la meglio e, nostro figlio, illudendosi, soffrirebbe. Non si pensa invece che ad avere la meglio potrebbe essere il bene e che, nostro figlio, credendosela, potrebbe davvero un domani diventare ricco solo perché è riuscito, con l’immaginazione, a realizzare la realtà che più desiderava. Lui non darà mai per certa la consapevolezza di averlo e non l’avrà. Vi siete mai chiesti come viene educato il figlio di un riccone? Senza badare a spese. Quello che voglio dire, non è che dovete comprare al vostro erede tutto quello che vuole e di molto costoso ma, semplicemente, provare a cambiare un po’ l’educazione, inerente ai soldi, che ogni giorno gli fornite. Modificare le informazioni che seminate nel suo cervello e che lui nutrirà e coltiverà. Potrebbe essere un’ipotesi.

perché ne abbiamo bisogno

L’Universo, così come la nostra anima, non ci vogliono bisognosi. Ci vogliono Dei. Onnipotenti. Fatta ad immagine e somiglianza di Dio. Un Dio non ha bisogno. E’ solo l’uomo che si rende micragnoso. Finchè si percepisce il soldo come un bisogno quindi, esso non arriverà mai perché occorre capire che, soprattutto nel Qui e Ora, abbiamo esattamente tutto ciò di cui necessitiamo. Se vogliamo avere più denaro, dobbiamo trasformarlo in una logica conseguenza. Io non ho bisogno di soldi, “io voglio più soldi perché così almeno potrei fare anche questo ma vivo bene lo stesso”. Vivo davvero bene lo stesso. Se mi sento appagata interiormente, e nel vero senso della parola, il denaro troverà la porta d’accesso per entrare nella mia vita ma se lo bramo per paura della sofferenza esso non entrerà finchè non imparerò a capire che posso avere tutto ciò che voglio. Starà lì ad aspettare e a dire “Quando capirai e percepirai che posso arrivare in piena fluidità, senza motivi che ti incatenano, arriverò”. Ma ci pensate?

perché lo consideriamo il motivo dei nostri movimenti

Quando facciamo qualcosa, come ad esempio il nostro stesso lavoro, ogni giorno, come bravi soldatini, quando creiamo qualsiasi cosa, lo facciamo solo ed esclusivamente per il denaro e per pagare a fine mese tutte le spese alle quali siamo obbligati. Povero denaro… a lui nessun riconoscimento come essere a sé! E’ solo un mezzo e non una gioia. Ma, detto così, non si capisce. Il fatto è che se io ad esempio scrivo un libro e lo scrivo solo per guadagnare e non per fare innocentemente del bene al mondo, attraverso la mia creazione, non guadagnerò mai. Se invece scrivo solo per passione (facendo del bene pure a me stessa) e davvero per contribuire ad un benessere degli altri, il denaro si sentirebbe ben lusingato di appartenere in cambio alla mia vita. E’ nel momento in cui dono, incondizionatamente, che posso poi godere di tutto ciò che mi fa stare meglio e non quando offro per un tornaconto. Fosse anche solo il tornaconto dell’affetto da parte degli altri. Ci muoviamo solo in base ai soldi, capite che responsabilità, poveretti, gli stiamo dando? Non se la prendono un’incombenza così! Sfido io! Voi vi prendereste una responsabilità del genere? Tipo… far vivere bene o male una persona per mano vostra? Dai… non potete darmi torto!

Per attrarre denaro dall’esterno all’interno verso di noi, dobbiamo modificare il nostro interno verso l’esterno. Solo così potremmo godere una vita appagante in ogni ambito. E’ difficile. Molto. Non lo nego. Io ci scherzo su ma comprendo quanto sia brutto. Ho saputo cosa significa. E oggi voglio vivere diversamente, non più come un tempo. Continuo così ad allenarmi, la strada è lunga ma non mollo, provate anche voi, alla fine… non costa niente. E’ solo un meccanismo della mente che va modificato.

Vi lascio a questo video di Salvatore Brizzi e vi consiglio di acquistare il suo libro “La Via della Ricchezza” nel quale, alcuni concetti, sono spiegati ancora meglio.

Prosit!

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