Se hai paura di dare fastidio, darai fastidio

TU NON VALI ABBASTANZA

Quante volte abbiamo paura di disturbare, di infastidire con la nostra presenza (non per forza fisica); magari anche solo con un messaggio o una telefonata. Ebbene, secondo la grande legge dell’Universo, tutto quello che noi crediamo e del quale siamo profondamente convinti, si avvera.

Se ad esempio una ragazza sta con un ragazzo e ha paura di risultare pesante, troppo appiccicosa, immancabilmente quel ragazzo sarà un po’ stanco di lei e, in qualche modo, prima o poi, le mostrerà che preferisce altro. Lo farà lasciandola, o andando con altre donne, o magari rispondendo a un messaggio dopo molto ore.

Tutte cose che fanno passare il significato “Tu non vali abbastanza per me”.

Infatti, chi pensa di dare fastidio è una persona che non si reputa all’altezza, una persona che si crede di essere sbagliata e non si ama.

E’ ovvio che non bisogna esagerare. Le “cozze” non piacciono a nessuno. Se si esagera si arriva anche a mancare di rispetto all’altro ma, in questo articolo, mi riferisco a chi, pur credendolo, non dà fastidio in realtà.

Anzi, non tiene conto che probabilmente all’altro fa piacere ricevere notizie da parte sua. Fa piacere sentirsi importante per qualcuno.

LE DONNE TRITOLA CIUNFIA

Continuiamo a parlare di donne. Hai presente quelle scassa-trifola- ciunfia che spesso esistono? Quelle realmente fastidiose. O paranoiche, o brontolone, o ansiose, o autoritarie, o etc… fatto sta che sono veramente pedanti.

Ebbene, lo sono per chi riceve il loro comportamento ma, al loro interno, non si reputano fastidiose o, se lo sanno, se ne fregano. Si sentono persino in diritto di comportarsi così. E, infatti, anche se possono apparire come delle rompipalle di prima categoria, ricevono quello che pretendono. Si sbuffa, ci si arrabbia, si alzano gli occhi al cielo ma, fosse anche per non sentirle più, gli si dà quello che vogliono.

Nessuno fa capire loro “non vali niente” se loro non credono questo di loro stesse. Le eccezioni poi ci sono sempre.

Immagina uno che entra in una stanza e, con un modo di fare prepotente, esige qualcosa. Lo si potrà anche considerare antipatico, arrogante e tutto quello che vuoi ma intanto gli si dà attenzione perché è quello che lui vuole e non si fa problemi nell’ottenerla. Pensa di averne diritto. L’essere o il risultare antipatici è un’altra storia.

Se in una stanza entra invece una persona titubante che ha paura di interrompere qualcosa, nessuno le darà ascolto. Beh, mi sembra anche ovvio.

MERITO DI ESISTERE?

La cosa meno ovvia è che questo comportamento ce lo portiamo dietro ogni giorno della nostra vita e nasconde un palcoscenico molto più profondo ed inquietante. Nasconde un messaggio che, come la goccia cinese, ci dice: – Tu sei sbagliato, tu non sei degno di essere al mondo, dai fastidio, se non ci fossi sarebbe meglio -. Lo so che ti può sembrare drastico ma questo è proprio quello che pensa, senza rendersene conto, a livello di subconscio, chi si comporta così. Sono più di quelli che credi coloro che pensano di non meritare il dono della vita. Che pensano di essere nati per sbaglio o di essere un impiccio, soprattutto i molto giovani.

C’è anche un’altra cosa che si cela dietro a tutto questo. La seccatura che pensiamo di regalare agli altri, può manifestare un fastidio nei confronti di noi stessi. Cosa di noi ci infastidisce? Cosa non ci permette di ritenerci persone magnifiche, adatte a vivere questa esistenza e a stare in questo mondo?

Quante volte abbiamo pensato di essere per i nostri genitori un problema? Tantissimi bambini hanno questo pensiero. E quanto volte abbiamo pensato invece  – Dovrebbero ringraziare per avermi avuto! Io sono più che degno di stare qui! Non potevo non nascere! Io merito questa vita! -?

Le malattie spesso ci indicano che il nostro più grande problema è quello di crederci non meritevoli di questo grande dono che è la vita. Non abbiamo amore per noi stessi e il nostro corpo vuole farcelo capire, in un modo o nell’altro, al fine di farci stare bene anche se il suo linguaggio è molto difficile da comprendere e da tradurre.

Il non amore inaridisce e fa ammalare.

Trovo utili alcuni esercizi che forse è meglio definire vere e proprie esercitazioni.

Se per caso vuoi mandare un messaggio ma non lo fai per non risultare troppo invadente mandalo apposta. Proprio per esercitarti. Dovresti dire a te stesso – Ok, proprio perché sento la preoccupazione dell’infastidire lo manderò apposta! -.

IL RETROSCENA

La cosa più grave che può succederti è che quella persona ti dica – Mi hai rotto le balle! -. Ma non accadrà, vedrai. E poi, che male ci sarebbe? E’ un problema suo, non sa quello che si perde dal momento che non sei una “cozza”.

So a cosa stai pensando. Dentro di te si sta accendendo quel meccanismo che, con voce sibilante, ti suggerisce – Anche se non ti manda a stendere per educazione e sopporta, non significa che tu non gli stia rompendo le balle. Evita -. E qui, per mettere a tacere questa voce luciferina, non devi fare altro che insistere e mandare quel messaggio.

Quella voce potrebbe aver ragione. Avrà ragione una volta, forse due, ma credimi, arriverà il momento in cui potrai risponderle – Ti sei sbagliata vocina del ciufolo! – perché dall’altra parte ti sarà donato molto piacere nel sentirti e, chi risponde a quel tuo messaggio, lo farà con gioia. Una gioia che percepirai e che ti farà sentire giusto, bello, potente. Amato.

Ma se non provi, se non rischi, non potrai mai godere di questa soddisfazione. Se non pensi – Io ho diritto a mandare quel messaggio perché, semplicemente, lo voglio fare – non potrai mai essere felice in questo campo.

Tu hai diritto a vivere e ad essere presente.

Non ti consiglierei mai di fare una cosa pur sapendo essere un buco nell’acqua ma, come sai, il crederci e l’impegno devi metterceli tu. Provaci e potrai finalmente capire che non sei quell’essere seccante che credi di essere.

Prosit!

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E finalmente puoi essere una “brutta persona”

CHE FIGATA LE “BELLE PERSONE”

Caro lettore,

mettiamo subito le cose in chiaro. In questo articolo, parlando di “brutte persone”, non mi riferisco a individui che hanno fatto del male appositamente o non sono degni di rispetto, ma capirai, leggendo, a chi dedico con amore questo post e forse può tornare utile anche a te che non sei cattivo, ne superbo, e nemmeno un traditore… però, in qualche modo, ti hanno fatto sentire una brutta persona.

Dopo aver passato tutta la vita a fare il massimo per cercare di essere visto, amato e ben voluto, ti guardi indietro e scopri che, in ogni tuo gesto e in ogni tua parola, c’era la voglia e il bisogno di essere considerato una “bella persona”.

Ah! Che meraviglia le belle persone! Sanno di pulito, possono andare avanti a testa alta, la loro coscienza è immacolata, sfoderano petali di gentilezza e sudano stille di disponibilità verso il prossimo. Sorridono, ringraziano, non alzano mai la voce, non si scontrano con nessuno. Ogni errore gli si perdona perché sono esseri splendidi e chiedono scusa. Appaiono sagge, modeste e hanno sempre una buona parola per tutti o un pensiero positivo per andare avanti.

Hai passato una vita in questo modo e oggi tutti ti vogliono bene e ti ammirano. Nonostante tutti i tuoi sforzi, però, c’è ancora qualcuno che cerca di insinuare nella tua mente e nel tuo cuore che, in realtà, non sei la bella persona che appari. Ti fanno capire che manipoli, che il tuo modo di fare è studiato a tavolino, che in verità non rispetti gli altri e che, in qualche modo, con la tua sublime dolcezza, obblighi gli altri a comportarsi in una determinata maniera. Sei un falso in pratica. Le loro parole nascono dall’invidia? Dall’insicurezza? Dalla paura? Dalla verità? Non ti deve importare. Osserva te stesso. Solo te stesso. Accogli tali valutazioni ma osserva te stesso. Ciò che davvero sei.

DALLO STORDIMENTO ALLA QUIETE

Ti fanno male queste accuse vero? Non le accetti, ti feriscono. Ti stordiscono e destabilizzano persino. Non ti riconosci, sei scosso, quasi ti manca la terra sotto ai piedi come a non essere più tu. Lo stato imbottito nel quale dondolavi è stato sconquassato. Che caspita! – Mi sono distrutto una vita per essere ammirato e ora questo mi dice così? – Sì. Ma sai cosa devi fare? Devi accettarlo. Accettalo e innesca un fenomeno magico strabiliante che non hai mai conosciuto.

Siamo arrivati alla conclusione che sei, in pratica, una “brutta persona” in quel tuo profondo dove credi nessuno abbia accesso. Sì, proprio tu che non hai mai fatto male neanche a una mosca.

Sei una brutta persona, prova a dirlo a te stesso, tante volte. Convincitene. Lentamente, le prime lacerazioni causate da queste affermazioni si chiudono e una nuova pelle nasce, le ricopre proteggendole. In quel momento tutto inizia a fare meno male e il passo verso l’esultanza è breve. – Sì, sono una brutta persona. Che bellezza! Che liberazione! Ho dei difetti agghiaccianti, delle caratteristiche che fanno schifo persino a me ma sono le mie. Se mi hai incontrato in tutto il mio squallore e noti tutte le qualità negative che mi hai elencato, guardati dentro, forse sono un tuo specchio. Sono così. Ho assolutamente delle virtù, questo è indubbio, perché ogni creatura vivente le ha e ho delle caratteristiche orribili. Si, sono io e sono vero. Eccomi qui -.

RICONOSCERSI

Accogli dentro di te questi giudizi come se fossero bellissimi regali e, ora che li hai presi e fatti tuoi, rendili il tuo più grande punto di forza. La tua partenza.

Solo dopo aver accettato, con il cuore, ciò che sei o ciò che sembri puoi trasmutarlo a tuo favore. Non importa se è vero o se è solo la sciocca opinione di qualcuno. Tu sei più forte di ogni cosa e sei l’unico Dio guaritore al quale devi credere.

Vedi… se la tua anima ha voluto tu scoprissi queste caratteristiche un motivo c’è. Sarà difficile scoprire questo motivo, perché le stanze del nostro inconscio sono ampie e sconosciute, ma da qualche parte avevi questi semi che hanno germogliato fuori di te e a te si sono mostrati.

Chi dice queste cose? Le persone a te più care? Gente sconosciuta? O forse sei tu che, senza saperlo, le dici a te stesso e gli altri te le riportano soltanto? Quanto ti critichi nella tua paura?

DEVI PRENDERE QUESTI INGREDIENTI SE VUOI LAVORARLI

Come ripeto è difficile da capire per questo non ti rimane altro che superarle. Accettandole ti liberi e, nella liberazione, come un gabbiano che si innalza entusiasta nel cielo, puoi osservare tutto dall’alto divenendo padrone di te stesso. Ora puoi vedere chiaramente, non sei più uno schiavo e puoi scegliere.

Vuoi davvero cambiare? Sono giuste queste illazioni? Esistono? Si. No. Puoi decidere. Ma la bellezza che provi dentro ti permetterà di fare tutto. Non rispetti gli altri? Benissimo. Non rispettarli allora! Quanti problemi in meno. Non devi mica far loro del male, ti basta preoccuparti di meno del loro benessere. C’è un mucchio di gente che vive così e in gloria. Non vali nulla? E non valere! Mica abbiamo l’obbligo di valere qualcosa per forza! La libertà. Manipoli? Manipoliamo tutti, indistintamente, ognuno con i suoi mezzi. Tutti quanti. Ora lo sai. Non sei peggiore di altri. Rasserenati. Ecco l’accoglienza. Ma, aspetta, perché puoi andare oltre, ora.

Ora è tutto dentro di te e tu ne sei l’amministratore. Puoi vedere il tuo patrimonio. Adesso è facoltà tua se voler migliorare, evolvere e crescere personalmente oppure no. Sta a te decidere cosa voler di rimando. Se da parecchio leggi il mio blog saprai che più sei pieno d’amore e frequenze positive e più vibrerai connesso all’energia cosmica e riceverai meraviglia, altrimenti dovrai vedertela con i tuoi mostriciattoli. Ma non hai obblighi e, come ti ripeto, solo ora che hai compreso, solo ora che non hai più catene, solo ora che sei davvero te stesso puoi essere cosa vuoi.

Solo ora che sei uscito dalla bambagia puoi vedere il non-rispetto, il non-valere, la manipolazione e tutto il resto e puoi salire quel gradino ti farà essere ancora più bello di quello che eri.

Ti auguro il meglio.

Prosit!

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